Bentornati e buon sabato! Dovete sapere che io sono una grande appassionata di classici: inglesi, francesi, russi, americani… non ha importanza, basta che sia un classico. Hanno quel qualcosa in più che li contraddistingue da tutti gli altri. Non fraintendetemi, però: non penso assolutamente che tutti debbano per forza amare i classici, io stessa non ne digerisco alcuni e di questo potremo parlarne, e a lungo, prossimamente. Ma oggi sono qui per consigliarne cinque che a me sono piaciuti molto, cercando anche di andarne a scovare alcuni un po’ meno conosciuti.
Orgoglio e pregiudizio, di Jane Austen
Sul trono non potevo che metterci Orgoglio e pregiudizio, uno dei miei libri preferiti in assoluto. Non è un harmony, non è un romanzo rosa, la trama non si riduce soltanto alla storia d’amore tra i due protagonisti. Anzi, è quasi il pretesto per tratteggiare con la giusta ironia quell’angolo di mondo di inizio Ottocento che costituiva la quotidianità della vita di Jane Austen, fatto di balli, di visite tra famiglie e di scambi di parole molto cortesi, per non parlare della caccia al ricco scapolo di turno. Vittime della sua penna affilata sono tutti i personaggi (compresi i protagonisti stessi) i cui pregi e difetti siamo sicuramente in grado di ritrovare oggi in nostre conoscenze e parenti. Ma alla fine non si può che adorarli tutti, anche l’insopportabile Mrs Bennet.
L’uomo che ride, di Victor Hugo
Grandissimo autore Hugo. Una delle più belle penne che io abbia mai letto. Un vocabolario infinito usato sapientemente, ogni parola scelta con accuratezza. Soprattutto in L’uomo che ride, dove in alcuni passaggi la scrittura si fa decisamente evocativa. Ma sempre scorrevole e mai pesante. Non è l’opera più famosa dell’autore, ma devo dire che forse io la preferisco addirittura a I miserabili e a Notre-Dame de Paris (di cui però amo alla follia il musical di Cocciante). È un’opera scura, gotica, dalle atmosfere oniriche. Ambientata in Inghilterra tra fine Seicento e inizio Settecento, non poteva che avere per protagonisti degli emarginati. Gwynplaine è l’eroe di questa tragedia, uomo il cui volto è stato sfigurato fin da bambino, costringendolo a un ghigno perenne, una maschera mostruosa che non può mai togliersi. Lavora piuttosto felicemente come fenomeno da baraccone fin quando la sua storia non si intreccia con quella della famiglia reale inglese, e da questo momento in poi nulla sarà come prima.
Il mulino sulla Floss, di George Eliot
Per chi non lo sapesse, stiamo parlando di una delle tante autrici che nell’Ottocento scrivevano sotto pseudonimo. Non troppo conosciuta al giorno d’oggi, Mary Anne Evans (questo il suo vero nome) è stata una delle più importanti autrici dell’epoca vittoriana.
Trovare Il mulino sulla Floss non è stato facile. In qualunque libreria entrassi non sapevano neanche di cosa stessi parlando e, alla fine, chi me lo ha regalato ha dovuto ordinarlo online.
Maggie Tulliver è una bambina diversa da tutte le altre. Spesso viene descritta come una piccola zingara, scura di capelli e di occhi, a cui non importa niente dei bei vestiti e che vorrebbe solo correre e giocare con il fratello maggiore Tom. La preferita del padre, vive un’infanzia abbastanza serena fino a quando le sventure non si abbattono sulla famiglia. Maggie deve quindi scontrarsi contro la realtà dell’epoca, contro i pregiudizi e le regole imposte. Lo fa a modo suo, con il suo carattere docile e tranquillo, che odia gli scontri, ma non per questo è meno determinata a seguire la strada che ritiene più giusta. Un romanzo che riflette sulla condizione femminile e che tratta di emancipazione in una prospettiva insolita, io lo consiglio caldamente.
Il giardino segreto, di Frances Hodgson Burnett
Anche questa volta torniamo in territorio di romanzi per ragazzi. Penso sia giusto avvicinarsi ai classici fin da piccoli e trovo che possano essere comunque apprezzati anche dai più cresciuti.
Il giardino segreto è un piccolo tesoro che vi scalderà il cuore. Strappata all’India e costretta a vivere in Inghilterra presso uno zio dopo la morte dei genitori, la scontrosa Mary troverà un giardino abbandonato testimone di un triste evento e deciderà di prendersene cura per farlo tornare bello e rigoglioso come un tempo. Un giardino quasi magico, dai poteri benefici che agiranno anche sugli altri membri della casa (tra cui il cugino Colin, perennemente a letto malato), e che, forse, riusciranno a sciogliere anche il cuore dello zio. Solitudine, amicizia e crescita: sono questi i temi che vedrete brillantemente illustrati in questo piccolo capolavoro.
Il cucciolo, di Marjorie Kinnan Rawlings
Altro romanzo per ragazzi, con la natura di nuovo grande protagonista. Ne Il cucciolo, però, viene preso in considerazione il lato più ostile, in un’analisi dell’eterno precario equilibrio che esiste tra uomo e natura stessa.
Jody è un ragazzino di 11/12 anni che vive con il papà e la mamma nel folto dei boschi della Florida del 1870. La natura provvede al loro nutrimento tramite i frutti dei campi o la selvaggina, ma può anche rovinare un intero raccolto con un’alluvione della durata di giorni. Seguiamo Jody nelle sue spedizioni di caccia con il padre, suo grande maestro di vita, e lo vediamo interrogarsi su vari aspetti della sua quotidianità, come i diversi sentimenti provati verso l’animale da compagnia e l’animale morto fonte di nutrimento. Grazie al senso pratico della madre, scopriamo che da un animale non si butta via niente, ma è possibile ricavarne borse, oli, unguenti e carne per i cani. Riflettiamo sull’importanza di stabilire relazioni con l’unica famiglia che vive nei dintorni, per uno scambio di lavori o di beni, anche se questa alleanza viene spesso minacciata dalla violenza dei loro membri.
Jody è un bambino da sempre solo, che si diverte a costruire mulini di foglie nel greto del fiume, che deve imparare a diventare l’uomo di casa e provvedere alla famiglia. Alla fine trova un amico, un piccolo cerbiatto rimasto orfano di cui prendersi cura. Ma c’è un problema: crescendo, il giovane cervo rischia di mettere in pericolo la sopravvivenza della famiglia, e Jody dovrà compiere una scelta.
E questi erano i miei consigli per questo weekend.
Amanti dei classici, a rapporto! Avete trovato qualcosa che vi ispira? E quali sono, invece, le vostre proposte?
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