5 libri… per la primavera

5 libri primaveraNonostante noi siamo tutti costretti a rimanere a casa, la natura va avanti con il suo corso. Anzi, più che mai vediamo fuori dalle finestre bellissime giornate, con cieli blu senza una nuvola e il sole che cerca di diffondere il suo tepore, anche se uscendo sul terrazzo io continuo a sentire un’aria bella frizzantina. La primavera, insomma, è venuta comunque a darci il suo saluto ed è quindi giunto il momento di pensare alle nostre cinque letture adatte alla stagione.

L’eleganza del riccio, di Muriel Barbery

L'eleganza del riccio

Renée e Paloma vivono nello stesso palazzo, ma non si conoscono se non di vista. La prima è l’anziana portinaia, che fa di tutto per rientrare negli stereotipi di questa figura nascondendo al mondo la propria erudizione; la seconda è una ragazza di ricca famiglia che non si riconosce nei valori che la circondano, tiene un diario per raccontare le sue giornate e ha pianificato di suicidarsi il giorno del suo prossimo compleanno, a meno di non trovare nel mondo un episodio, anche microscopico, che possa convincerla che vivere ha ancora senso. L’arrivo di un nuovo inquilino, il giapponese monsieur Ozu, rappresenterà l’anello di congiunzione tra le due protagoniste, che impareranno a superare le apparenze e ad aprirsi l’una all’altra.

E se la primavera è la stagione della rinascita, trovo che questo libro sia perfetto perché parla di riscoperta di noi stessi e del mondo che ci circonda.

The Importance of Being Earnest, di Oscar Wilde

The Importnce of being earnest

Perché non dedicarci un po’ al teatro, grazie a uno dei più grandi autori del genere mai esistiti?

Propongo questa lettura nella sua versione originale inglese perché il gioco di parole tra il nome proprio “Ernest” e l’aggettivo “earnest” (serio, onesto) è piuttosto difficile da rendere in italiano. In commercio esistono varie versioni dell’opera, ognuna con la soluzione che il traduttore ha ritenuto migliore; tuttavia avendola letta solo in inglese, non saprei consigliarvi a quale traduzione affidarvi, perdonatemi.

La si potrebbe forse definire una commedia degli equivoci, in cui il protagonista, Jack, conduce una doppia vita: in campagna è conosciuto come tale, un uomo serio e inflessibile; in città assume invece l’identità di Ernest, comportandosi da uomo di mondo e perfetto esteta. Ed è innamorato di Gwendolen, ragazza nobile, cittadina e per lui quasi irraggiungibile. Il camuffamento è messo in serio pericolo quando lo raggiunge nella sua tenuta di campagna l’amico Algernon, innamorato di Cecily, di cui Jack è tutore, e lui stesso si fa passare per un certo Ernest. L’assurdità delle situazioni in cui si vengono a trovare i vari personaggi regna sovrana, è lei la vera protagonista, attraverso la quale Wilde può portare avanti la sua critica alla società vittoriana, fondamentalmente basata sulle apparenze.

Forse a richiamarmi la primavera è più l’ambientazione della trasposizione cinematografica (2002), con quella magnifica villa immersa nel verde della campagna inglese in fiore (chissà se poi invece era estate). Ma trovo che l’umorismo e l’ironia che pervadono l’opera si sposano perfettamente con l’aria delle prime giornate primaverili.

Pollyanna, di Eleanor Hodgman Porter

Pollyanna

Forse mai come oggi abbiamo bisogno della positività di questa ragazza. Un po’ sulle orme di Mary ne Il giardino segreto, anche Pollyanna è costretta a cambiare casa e iniziare una nuova vita dopo essere rimasta orfana all’età di 11 anni. Chi la accoglie è sua zia Polly, donna austera che non aveva mai accettato il matrimonio della sorella con un reverendo. La piccola dall’animo solare riuscirà a integrarsi perfettamente nella nuova comunità, benvoluta da tutti, e a fare breccia nel cuore della parente. L’arma segreta di Pollyanna è “il gioco della felicità“, che consiste nel trovare il risvolto positivo presente in ogni situazione, anche la più brutta. Il suo contagioso ottimismo è il perfetto antidoto che può aiutarci a sopravvivere in questa situazione.

Le tre pietre, di Flavia Bujour

Le tre pietre

Un fantasy poco conosciuto, scritto da una giovanissima autrice. Protagoniste sono tre ragazze, Giada, Opale e Ambra, di diversa estrazione sociale, la cui vita viene sconvolta nel giorno del loro quattordicesimo compleanno: scoprono di aver vissuto con famiglie adottive e di essere dotate di grandi poteri conferiti loro da pietre magiche, di cui portano il nome. Il loro destino è riunirsi, affrontare un lungo viaggio e compiere un’antica profezia per salvare il mondo. Le loro vicende si intrecciano inoltre con quelle di un’altra ragazza, Goa, parte del nostro mondo, costretta a letto in una lotta tra la vita e la morte.

Forse il word building può non essere così convincente come quello di romanzi più rappresentativi del genere, le risoluzioni dei problemi possono apparire troppo semplicistiche e tre ragazze improvvisamente così pronte all’avventura e ai pericoli sembrare poco credibili. Ma tutto questo, personalmente, passa in secondo piano per regalarci una scrittura pulita e forti emozioni scaturite dal nascere di una vera amicizia.

Olympos. Diario di una dea adolescente, di Teresa Buongiorno

Olympus

Tra i miei consigli non può ovviamente mancare un romanzo per ragazzi, perché è questa categoria che per prima mi ha accompagnato nella mia avventura di lettrice e quindi vi sono molto affezionata.

Olympos è un bel libro scorrevole che ci racconta la vita degli dei, con le loro passioni e i loro capricci, attraverso le parole di Ebe, divina coppiera figlia di Zeus ed eternamente adolescente. Nonostante il contesto mitologico, Ebe è alla fine una ragazza come tante, che vive i classici problemi familiari e la rivalità tra fratelli e non è estranea alla voglia di innamorarsi, con relative conseguenze. Consigliatissimo per una lettura veloce, fresca e assolutamente non banale.

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4 pensieri riguardo “5 libri… per la primavera

    1. “L’eleganza del riccio” è uno di quei libri che ho riletto più volte, mentre avrei sempre voluto leggere altro basato sulla mitologia greca, però poi ho sempre preso altre strade 😀 Ma ho tanti bei ricordi legati a Ebe.

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