Nonostante tutti i buoni propositi, questa ultra quarantena non ha portato a una grande produzione di articoli come speravo. Dato che già sto davanti al computer dal lunedì al venerdì nel resto del tempo mi viene poca voglia di tornarci. E così ho passato le mie giornate a disegnare, e anche a leggere, quello non manca mai. Ma mi spiaceva lasciare aprile senza contenuti, quindi ho deciso anche io di partecipare a questo book tag che ho visto sui blog Il lettore curioso, Delirum corner e Alix attraverso lo specchio. Chiunque voglia riproporlo è libero di farlo!
- Nomina almeno 5 blog a cui fare le domande.
- Cita sempre chi ha creato il tag: Racconti dal passato.
- Nomina e ringrazia il blog che ti ha nominato.
- Usa come immagine quella in cima a questo post.
- Come scegli i libri da leggere?
Prima la mia fonte libresca era mia mamma e la sua libreria formatasi nel corso di tutta la sua vita e in continuo aggiornamento. Ultimamente, invece, mi affido principalmente a BookTube e alle recensioni sui blog, grazie a loro la mia wishlist ha raggiunto una lunghezza mai vista prima. Però non sono compratrice compulsiva, segno soltanto i titoli che mi interessano per quanto verrà il momento opportuno! E ovviamente le scelte si basano anche sui miei interessi personali, prendo spunto dal Web per poi andare a leggere più nel dettaglio trame e altre recensioni per capire se un libro potrebbe fare o meno al caso mio.
- Dove compri i libri: in libreria o online?
Sia in libreria che online. Online sicuramente quando si tratta di e-book per il Kindle, in genere libri in lingua o libri che hanno suscitato il mio interesse ma che non ci tengo ad avere in formato cartaceo. E di tanto in tanto anche qualche libro “di carta” se in quel periodo non ho tempo di andare in libreria o se noto che nei loro scaffali non è presente. Sì, potrei pensare di ordinarlo direttamente nel negozio, ma a quel punto preferisco procedere all’ordine personalmente!
- Aspetti di finire la lettura di un libro prima di acquistarne un altro oppure hai una scorta?
Non mi piace accumulare una pila di libri, quindi compro proprio poco per volta. Magari quando vedo che sto per finire il libro in lettura, così so che al termine ne avrò subito uno nuovo da cominciare, oppure se capisco che il libro attuale non è quello giusto al momento ed è meglio esplorare nuovi orizzonti.
- Di solito quando leggi?
Tendenzialmente alla sera, se non crollo per il sonno post-lavoro, mentre se sono in vacanza in qualsiasi momento della giornata.
- Ti fai influenzare dal numero delle pagine quando compri un libro?
Sì, nel senso che diffido di quelli corti… Più il libro è lungo e più io sono felice 😀
- Genere preferito?
Classici e narrativa contemporanea. Più qualche fantasy e thriller di tanto in tanto.
- Hai un autore preferito?
Jane Austen, Victor Hugo e David Grossman. Non ho letto tutto di nessuno dei tre, ma questo significa che nel futuro mi aspettano ancora tanti bei libri!
- Quando è iniziata la tua passione per la lettura?
Probabilmente da quando mia mamma mi regalava e leggeva i libri cartonati per bambini. Poi a 8 anni è arrivato il primo libro della serie di Valentina e da lì non mi sono più fermata.
- Presti libri?
Solo a mamma e sorella e migliori amiche lettrici. Mi è capitato di doverli prestare anche a estranei ed è stato un periodo di pura ansia finché il libro non è tornato di nuovo sano e salvo tra le mie mani.
- Leggi un libro alla volta oppure riesci a leggerne diversi insieme?
Assolutamente più insieme, di solito di generi diversi. Così posso variare a seconda dell’umore.
- I tuoi amici/famigliari leggono?
La mamma è colei che mi ha iniziato alla lettura, mia sorella legge un po’, ma non è una divoratrice di libri. Mio padre va a periodi, e in genere sceglie thriller o romanzi d’azione. Tra gli amici c’è una buona prevalenza di lettori, quindi gli argomenti di conversazione non mancano mai.
- Quanto ci metti mediamente a leggere un libro?
Dato che ne leggo più insieme, si spalmano su un periodo più lungo. Diciamo che se non sono troppo stanca non mi faccio distrarre da altro, me li porto dietro per circa due/quattro settimane. Se però il libro non mi prende moltissimo ci metto molto di più e alle volte lo lascio perdere del tutto.
- Quando vedi una persona che legge (ad esempio sui mezzi pubblici) ti metti immediatamente a sbirciare il titolo del suo libro?
Ci provo, ma raramente riesco nell’impresa. Però cerco di farlo con discrezione, non mi va di essere invadente. Se la copertina è facilmente visibile bene, altrimenti mi tengo la curiosità.
- Se tutti i libri del mondo dovessero essere distrutti e potessi salvarne uno soltanto quale sarebbe?
Non osate mai farmi questa domanda…
- Perché ti piace leggere?
Perché mi permette di evadere dalla mia quotidianità, di divertirmi, di riflettere, di viaggiare in mondi inesistenti o lontani, di veder rispecchiato il mio vissuto, di dar voce a pensieri che non sapevo di avere e di imparare sempre nuove cose.
- Leggi libri in prestito (da amici o dalla biblioteca) o solo libri che possiedi?
È successo raramente. O meglio, ho letto un sacco di libri “in prestito” da mia madre, ma fanno sempre parte della nostra casa. Altrimenti, i libri che leggo li devo possedere. Tanto che non riesco a liberarmi neanche di quelli che non mi sono piaciuti, perché ormai una parte di loro è dentro di me, e una parte di me è rimasta tra le loro pagine.
- Qual è il libro che non sei mai riuscito a finire?
Al momento mi vengono in mente Verdi colline d’Africa (Ernest Hemingway), Canne al vento (Grazia Deledda) e Niente e così sia (Oriana Fallaci). Nel senso che sono stati abbandonati proprio dopo poche pagine. Si vede che la scintilla non è scattata.
- Hai mai comprato un libro solo perché aveva una bella copertina, e cosa ti attrae nella copertina di un libro?
No, anche perché appunto il mio metodo di acquisto non prevede andare diretta in libreria e farmi ispirare da quel che vedo. Di solito parto dai contenuti senza neanche sapere che copertina ha un libro. Però so quali copertine NON mi attirano: quelle troppo fantasy o quelle tipiche dei romanzi rosa della Newton Compton.
- C’è una casa editrice che ami particolarmente, e perché?
In realtà no, so che sbaglio ma non ci faccio mai troppo caso e non scelgo libri perché pubblicati da una determinata casa editrice.
- Porti i libri dappertutto (ad esempio in spiaggia o sui mezzi pubblici) o li tieni “al sicuro” dentro casa?
Il Kindle è sempre nello zaino. I libri cartacei li porto con me sui mezzi pubblici e in spiaggia se sono certa che non potranno subire danni.
- Qual è il libro che ti hanno regalato che hai gradito maggiormente?
A un cerbiatto somiglia il mio amore di David Grossman, per un Natale. È stato pura rivelazione.
- Come scegli un libro da regalare?
Mi baso sugli interessi e i gusti del destinatario. Se ha una wishlist pubblica attingo da quella, altrimenti in genere cerco di regalare qualcosa che ho già letto anche io perché voglio conoscere ed essere consapevole di quello che sto regalando. A meno che il regalo non sia per mia mamma. In quel caso regalo un libro che poi ho interesse a leggere anche io personalmente. Insomma, un regalo con un secondo fine!
- La tua libreria è ordinata secondo un criterio, o tieni i libri in ordine sparso?
È ordinata secondo un criterio, ma tutto mio personale. I libri sono dapprima suddivisi su diverse mensole in base al posto che occupano nel mio cuore, quindi su ogni mensola sono disposti per ordine di altezza. Poi non ci tengo particolarmente ad acquistare libri di una certa collana o edizione in modo da avere una progressione uniforme, preferisco la varietà.
- Quando leggi un libro che ha delle note, le leggi o le salti?
Se sono inserite a piè di pagina di solito le leggo sempre. Se devo fare la fatica di andare ogni volta in fondo al libro, mi spiace, ma la mia pigrizia mi porta a saltarle. Che poi non è neanche pigrizia. È proprio scomodo essere obbligati a interrompere la lettura e il filo del discorso per raggiungere le ultime pagine del libro, mentre si usa un dito come fermapagina. E soprattutto odio le note inutili come quelle de La signora Bovary: erano quasi sempre riferimenti ad altre opere per far notare parallelismi di cui non mi importava niente, quindi dopo un po’ ci ho rinunciato.
- Leggi eventuali introduzioni, prefazioni e postfazioni dei libri o le salti?
Ritengo introduzioni, prefazioni e postfazioni molto importanti per aumentare la comprensione dell’opera, ma le leggo sempre a lettura del romanzo conclusa perché spesso contengono enormi spoiler. E poi perché se ancora il libro non l’ho letto spesso non colgo i riferimenti.