Liebster Award 2020 (#1) | Tag

liebsterawardBuongiorno, buona domenica e buon inizio d’estate. Qui sul blog inauguriamo la bella stagione rispondendo alle domande del Liebster Award 2020. Si tratta di un tag che ha lo scopo di favorire la scoperta di nuovi blog e ringrazio tantissimo Alix per aver pensato anche a me!

Il suo blog Alix attraverso lo specchio spazia su tantissimi argomenti: libri, film, serie TV, attualità, podcast e aneddoti sulla vita da receptionist. Se ancora non la conoscete, andate a scoprirla!

Passiamo adesso alle regole del tag:
• Ringraziare il blogger che ti ha nominato, fornendo anche il link al suo blog
• Rispondere alle 11 domande ricevute
• Nominare altri 5-11 blogger
• Chiedere 11 domande ai blogger nominati
• Avvisare i blogger che sono stati nominati

E quindi alle risposte, Alix ha pensato a domande davvero interessanti.

1. Se potessi cambiare una sola cosa nell’educazione che diamo ai bambini, cosa faresti per assicurarti come risultato un maggior equilibrio tra maschi e femmine?
Superare la divisione tra attività da femmine e da maschi. Mi ricordo che alle elementari per i maschi c’era obbligatoriamente il calcio e per le femmine la danza. E tra l’altro, un qualsiasi altro tipo di attività… non pervenuto. Io comunque ho sempre odiato e rifuggito lo sport e preferivo giocare con mia sorella! Lo stesso discorso lo si può fare anche per i giochi. Ricordo di essere stata felicissima quando mi regalarono un set di attrezzi con tanto di bulloni, viti, cacciavite e martello. Adoravo anche le macchinine che ricevevo in eredità da mio cugino. E vi parla una che ha giocato un sacco anche con le bambole!

2. Se potessi leggere solo un’autrice/autore per i prossimi cinque anni, chi sceglieresti e perché?
Baro un pochino 😛
Autrice: Jane Austen, perché è molto di più di un’autrice di romanzi d’amore dell’ottocento che annoiano alcuni perché “non succede niente” e non c’è una scena neanche un poco piccante. La sua penna sferzante ha come principale obiettivo la satira della società e io mi diverto sempre tantissimo a vedere come prende benevolmente in giro i suoi personaggi.
Autore: Victor Hugo. Perché semplicemente amo come scrive e cinque anni mi sembrano il periodo ideale per soffermarmi sulla bellezza di ogni parola scelta. Anche se purtroppo non so il francese e devo confidare nel lavoro del traduttore, che ringrazio tantissimo per darmi la possibilità di leggere qualcosa a cui altrimenti non avrei accesso.

3. Se potessi scegliere un superpotere da avere per il resto dei tuoi anni, quale sarebbe? Lasceresti la tua vita normale per salvare il mondo a tempo (quasi) pieno?
Vorrei tanto poter volare. Una scelta molto egoistica perché lo scopo sarebbe potermi muovere più velocemente, viaggiare senza dipendere da mezzi esterni godendomi anche un bellissimo panorama dall’alto e sentirmi completamente libera sospesa nell’aria.
Sul salvare il mondo a tempo pieno, non credo che reggerei fisicamente e mentalmente. Meglio contribuire nel mio piccolo giorno per giorno.

4. Le fanfiction sono letture valide o solo scopiazzature dei libri/film su cui sono basate?
Affermo tranquillamente senza pentirmene di averne lette se non parecchie almeno un bel po’. Il problema è quando sono scritte palesemente senza un’idea di trama, magari anche scorrette dal punto di vista grammaticale, con personaggi piattissimi. Altrimenti si tratta di un valido modo per allenarsi a scrivere se all’inizio si hanno poche idee per partire da zero. E poi diciamocelo, tutti abbiamo qualche volta provato a immaginare come si sarebbe comportato un personaggio in altre situazioni!

5. Credi sia importante parlare più di una lingua?
Da chi ha studiato inglese e spagnolo e si è laureata in traduzione, la risposta è ovviamente SÌ!! Ma non perché ormai tutti parlano inglese e quindi è indispensabile. Studiare altre lingue significa capire meglio come funziona la comunicazione, come la lingua è stata influenzata da certi modi di pensare e come certi modi di pensare oggi siano influenzati dal modo in cui parliamo, possiamo notare anche molti punti di contatto oppure rimanere sbalorditi di fronte a un modo di esprimere un concetto a cui non avevamo mai pensato. Poter capire gli altri poi è ovviamente bellissimo e questo favorisce condivisione e tolleranza. E anche se è stato ed è ancora caratterizzato da molte guerre (alla faccia della tolleranza), il mondo come lo conosciamo oggi esiste perché fin dai tempi antichi gli esseri umani hanno bisogno e vogliono comunicare con i loro vicini stranieri. Infine, penso che chi parla altre lingue riesca ad apprezzare di più la bellezza della propria lingua madre (qualunque essa sia), che rischiamo di dare per scontata perché fa direttamente parte della nostra vita da quando ne abbiamo memoria. Se solo potessi, studierei tutte le lingue del mondo.

6. L’essere umano è un animale sociale, eppure in certi momenti la solitudine è una scelta personale. Credi che per superare momenti bui le persone debbano fermarsi a riflettere da sole e analizzare i propri comportamenti o è meglio sfogarsi in compagnia e cercare una soluzione nel confronto?
Risponderò con quelle che vale per me. Da brava introversa, io già di base ho bisogno di momenti di solitudine in cui pensare alle mie cose e ricaricare le pile per poi tornare a vivere nel mondo. Di conseguenza, in caso di momenti bui tendo prima ad analizzare pensieri ed emozioni riflettendo da sola. Una volta giunta a una soluzione e un compromesso con me stessa, allora posso rivolgermi alle mie persone fidate e ascoltare anche il loro parere.

7. I podcast dei VIP sono interessanti o chiacchiere inutili che la gente segue solo per i conduttori?
Non li seguo, quindi non saprei proprio che risposta dare. Probabilmente come in qualsiasi situazione ci sarà chi si impegna e porta contenuti validi e chi invece sfrutta solo l’onda del momento e la sua posizione.
8. Quale programma della tv italiana attuale merita di venire cancellato dal palinsesto immediatamente? E perché?
Praticamente non guardo TV, e mi perdo quella infinità di programmi trash che la popola, quindi mi tocca saltare anche questa.

9. Domanda banale ma sempre interessante: se potessi parlare per un’ora con una persona vissuta in un momento qualsiasi della storia, viva o morta o un personaggio immaginario, famoso o no, chi sceglieresti e perché?
Ovviamente si potrebbero citare un sacco di importanti personaggi storici, ma ho deciso di virare in altre direzioni. E baro di nuovo un pochino scegliendone due.
Immaginario: Silente. Perché sarebbe bellissimo poter toccare da vicino un po’ della sua saggezza. Allo stesso tempo mi immagino una chiacchierata un po’ sopra le righe, con le sue solite frasi enigmatiche.
Reale: Mika. Perché ogni volta che ascolto qualche sua intervista vorrei semplicemente che non finisse mai. Mi piace il suo essere eclettico, a partire da tutto il mix di culture che percorre le generazioni della sua famiglia e in cui è vissuto, la sua versatilità nell’imparare e parlare varie lingue, la sua cultura (intesa questa volta in senso intellettuale), la sua estetica. Il tutto condito da una spontaneità che non fa mai suonare i suoi discorsi pretenziosi. Avevo i biglietti per un suo concerto quest’estate e mannaggia al coronavirus che ha fatto saltare tutto!

10. Qual è il primo album che tu abbia mai comprato? Quel genere di musica di piace ancora o i tuoi gusti sono cambiati con gli anni?
Alloooora, dopo la risposta di prima, qui bisogna fare una piccola confessione che stupisce sempre tutti: non sono una grande ascoltatrice di musica, non ho mai girato con le cuffiette con la playlist dei miei brani preferiti per isolarmi dal mondo. Il mio unico mezzo di evasione sono sempre stati i libri. Ovviamente le canzoni più famose le conosco anche io, anche se spesso capita che so di averne sentita una da qualche parte, ma non so né titolo né autore/cantante. E ho anche assistito a numerosi saggi di una delle mie migliori amiche che ha studiato canto e ora ha un piccolo gruppo metal. Ma se proprio devo mettere musica in sottofondo, scelgo la classica (e infatti mi piace molto assistere anche alle opere liriche) o canzoni tratte da musical. Ma qualche anno fa, in modo del tutto casuale mi sono imbattuta in Mika, sono entrata nel suo mondo e da allora non riesco e non voglio uscirne. E così il mio primo album è stato Life in Cartoon Motion, a parecchi anni di distanza dalla sua uscita originale.

11. Credi sia possibile avere un dialogo civile con una persona che difende idee e/o ideologie completamente opposte alle tue?
Dipende se entrambe le parti sono disposte ad ascoltare quello che l’altra ha da dire. Molto difficile, se non impossibile, sperare in una conversione di ideologia, ma avere un punto di vista in più non fa mai male e si potrebbero prendere in considerazione aspetti prima del tutto tralasciati.

Di seguito trovate invece le mie domande…

1. Qual era la tua materia preferita a scuola e quale quella che odiavi di più? Sono cambiate nel corso del tempo? Queste inclinazioni hanno influenzato il tuo percorso di vita e/o lavorativo?
2. Se potessi scegliere un animale guida quale sarebbe, e perché?
3. Dove prendi l’ispirazione per i tuoi articoli? Crei una programmazione da seguire o scrivi e pubblichi quando ti senti di farlo?
4. Qual è la tua stagione preferita e perché?
5. Allodola o gufo? Preferisci svegliarti presto la mattina per sfruttare la giornata fin dalle prime ore o senti di rendere meglio verso sera o addirittura a notte inoltrata?
6. Ascolti audiolibri? Cosa ti porta a sceglierli al posto dei corrispettivi fisici (cartacei o e-book) oppure a non farlo?
7. Qual è il tuo mezzo di trasporto preferito e perché?
8. Per leggere hai bisogno di assoluto silenzio o ti immergi talmente tanto nella storia che anche la confusione più assoluta non può distrarti dalle pagine che hai sotto gli occhi?
9. C’è un classico famosissimo che proprio a te non è piaciuto? Se sì, perché?
10. Frequenti i teatri? Quali spettacoli vai a vedere? Pensi che abbiano ancora senso di esistere nella nostra società, tra film, serie TV e musica disponibili in qualsiasi momento?
11. Che rapporto hai con i social?

 

…e i blog nominati. Ho cercato di scegliere chi mi sembra non sia stato ancora taggato. Inoltre, come forse si intuisce dal titolo, ho ricevuto nel frattempo una seconda nomina, quindi ho deciso di suddividere i tag tra questo e il prossimo articolo. Chiunque però è liberissimo di rispondere,  sul proprio blog o anche qui tramite commenti!

 

Dalí, con i libri in paradiso

Imlestar

La finestra Condivisa

La libreria di Lumiere

Monique Namie

The Mess of the Writer

7 pensieri riguardo “Liebster Award 2020 (#1) | Tag

  1. Grazie per le belle parole e per aver partecipato ❤️❤️
    Le tue risposte sono davvero intriganti! Anche io adoro la Austen, è davvero una grande scrittrice. Mi è piaciuta molto anche la risposta sulle lingue straniere, hai parlato di punti molto importanti che non avevo nemmeno mai considerato.

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